La perduta isola di Hy-Brasil

Osservando le mappe geografiche del passato troviamo molte differenze con la moderna cartografia. Sbrigativamente potremmo attribuire tali differenze al fatto che le carte un tempo erano “approssimative”, mentre le nostre sono precise al millimetro. Infatti vengono realizzate con strumenti molto sofisticati. Ma non è semplicemente possibile che il mondo sia cambiato e alcune cose siano scomparse, come la perduta isola di Hy-Brasil?

Hy-Brasil potrebbe connettersi, in qualche modo misterioso, alla leggenda di Atlantide e al suo affondamento. Scopriamo la storia di questo affascinante enigma geografico a cui nessuno ha saputo dare una risposta definitiva.

Hy-Brasil, o l’Alto Re

Hy-Brasil
Fonte: http://www.medievalists.net

La prima mappa nella quale troviamo raffigurata l’isola di Hy-Brasil risale al 1325. L’isola si trova al largo delle coste dell’Irlanda. La mappa è opera di un cartografo di Palma di Maiorca di nome Angelino Dulcert (o Dalorto). Il nome che le viene dato qui è “Bracile”, Nonostante l’assonanza, non c’entra nulla con il moderno Brasile. Il termine dovrebbe essere gaelico e significa “Alto Re”.

Secondo altre interpretazioni, invece, il nome deriverebbe da uno dei clan irlandesi. Ancora, potrebbe semplicemente indicare la pianta del pernambuco, che era detta “brazilwood” in inglese, che caratterizzava la vegetazione dell’isola. Nella cartografia successiva la denominazione esatta cambia spesso.

In una mappa del 1375, il cosiddetto “Atlante Catalano“, l’isola è divisa in due e chiamata “Illa de Brasil“. Anche quando è raffigurata come un solo conglomerato di terra, c’è sempre un fiume che la taglia a metà. La troviamo ancora in una mappa del 1436 disegnata dal veneziano Andrea Bianco; qui è indicata come “Sola de Brasil“. In seguito, appare sia nelle cartografie di Abramo Ortelio che di Mercatore.

Le testimonianze dirette

Hy-Brasil
Fonte: www.irishcentral.com

Dal Cinquecento in poi, per qualche motivo, la concretezza di Hy-Brasil comincia a farsi evanescente. Sulle mappe c’è, ma i contorni della sua esistenza sfumano nel leggendario. Probabilmente questo accade per via dei racconti dei viaggiatori che dicono di esserci arrivati. Di contro, c’è chi la cerca senza trovarla.

Nel 1480 John Jay partì da Bristol alla volta di Hy-Brasil. Vagò in lungo e in largo nell’Atlantico settentrionale senza esito. Un buco nell’acqua (è il caso di dirlo) fu anche la spedizione delle imbarcazioni The George e The Trinity, anch’esse partite da Bristol l’anno dopo. Questa almeno è la versione ufficiale, anche se si sa che Giovanni Caboto aveva appreso dell’esistenza di Hy-Brasil proprio da uno degli uomini di queste spedizioni.

L’esperienza più intensa con l’isola misteriosa fu però quella vissuta dal capitano scozzese John Nisbet nel 1674. Al ritorno dal suo viaggio non solo raccontò di aver trovato Hy-Brasil, ma di essere anche sbarcato e di aver incontrato i suoi abitanti. Disse che al centro dell’isola c’era un grande castello in cui viveva un mago.

Quel mago gli aveva fatto dono di oro e argento. L’isola era anche popolata da grandi conigli neri. Se questo racconto può apparire favoloso, fu confermato anche dal capitano Alexander Johnson e poi, nel 1872, da Robert O’Flaherty and T.J. Westropp, che portò con sé addirittura la sua famiglia per dare maggiore veridicità alle sue parole su Hy-Brasil.

La scomparsa

Hy-Brasil
Fonte: www.segnidalcielo.it

Nonostante ciò, dal finire dell’Ottocento Hy-Brasil cominciò a diventare evanescente. Non a caso però Westropp aveva detto che l’isola tendeva a “scomparire” persino davanti agli occhi dei suoi visitatori. Secondo una leggenda irlandese essa appariva solo una volta ogni sette anni. Forse gli uomini persero la capacità di vederla, e scomparve anche dalle mappe geografiche.

Nel 1862 fu scoperto un fondale marino rialzato nel mezzo dell’Atlantico, non lontano da dove si sarebbe dovuta trovare Hy-Brasil. Fu chiamato Porcupine Bank e oggi si tende a pensare che l’isola non fosse un’isola, ma solo le secche del Porcupine Bank che ogni tanto affiorano in superficie, a seguito del cambiare delle maree.

Possibile dunque che Hy-Brasil, un’isola ricca e fertile, che molti marinai hanno giurato di aver visto, non sia mai esistita? Che fosse solo un fondale affiorante? Eppure essa doveva esserci già da molti secoli, da quando San Brendano fece il suo viaggio alla ricercata della “Terra Promessa“. Per gli irlandesi, è il Tir na Nog o Avalon, è il luogo in cui i mondi si incontrano, stemperandosi nelle nebbie. O forse c’è anche di più.

L’incidente della foresta di Rendelsham

Hy-Brasil
Fonte: www.forestryengland.uk

All’improvviso, dopo secoli di buio e disinteresse, l’isola di Hy-Brasil torna prepotentemente alla ribalta. Siamo nel 1980: il sergente britannico Jim Penniston, di stanza presso la base aerea statunitense di Woodbridge, avvista uno strano velivolo nella vicina foresta di Rendlesham. Lo tocca e riceve una serie di numeri, trasmessi telepaticamente al suo cervello. Per anni non dice nulla, temendo di non essere creduto, ma segna quei numeri.

Si tratta di un codice binario che successivamente venne decifrato. In esso sono contenute diverse coordinate di alcuni luoghi del mondo, tra i quali figurano la piramide di Giza, le linee di Nasca e… Hy-Brasil. Esattamente con le sue coordinate il codice si apre e si chiude, insieme ad una data misteriosa e arcana: 8100. Accanto a cui compare la dicitura “esplorazione dell’Umanità”.

Curiose coincidenze? Storie di mitomani? Tutto quanto è stato raccontato viene liquidato in questo modo. Hy-Brasil non è mai esistita e centinaia di persone che affermano di averla vista e visitata mentono. Oppure è esistita, e presenta una forte affinità con Atlantide, non solo per vicinanza geografica. Nessuno vieta che fosse un suo ultimo avamposto, occultato agli occhi di uomini sempre più sciocchi e sempre più increduli.

Possibile che un’isola che un tempo era sulle carte oggi semplicemente non sia più? Naturalmente sì, poiché la Terra è viva e muta, anche in un arco di tempo molto breve. Dovremmo ricordarcene, quando crediamo di avere un ruolo privilegiato e che nessuno potrà scalzarci dalla posizione che abbiamo raggiunto. Magari tra le nebbie di Hy-Brasil qualcuno ci osserva ancora, e attende. Attende.

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