Astrologia Comparata: l’Oroscopo Celtico

Quando parliamo di Oroscopo e Segni Zodiacali, subito pensiamo al “nostro” Oroscopo e a segni come l’Acquario, lo Scorpione, il Capricorno. Ma, essendo l’Oroscopo nient’altro che l’elaborazione culturale di una determinata civiltà, non ti deve stupire sapere che esistono modi diversi per determinare gli influssi che un essere umano riceve alla sua nascita.

Molti secoli fa il centro Europa era abitato da alcune popolazioni che noi oggi raggruppiamo con il nome comune di “Celti“. Il termine “Celti”, però, fa riferimento soprattutto ad un’area culturale, perché i popoli che si possono annoverare all’interno di questa definizione erano numerosi. Parliamo infatti dei Celtiberi, dei Galli, dei Britanni e dei Pannoni. Essi vivevano nell’area compresa tra Spagna, Francia, Inghilterra e Romania.

La fine di questa affascinante civiltà, che ha lasciato la sua eredità fino ai giorni nostri, fu causata dalla dominazione romana. Ma i popoli centroeuropei ancora devono molto al loro antico retaggio.



Una Religione Pagana che vedeva nella Natura l’Anima del Mondo

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I Celti veneravano come divinità la Natura stessa, personificata nei suoi vari aspetti in un nutrito pantheon ma soprattutto celebrata nelle manifestazioni del Creato. Gli alberi, ad esempio, erano tenuti in grande considerazione dei sacerdoti del culto, i druidi. L’albero in molte culture è simbolo della Vita e del Tutto. Essendo composto da un tronco maschile, ed avendo la capacità di generare frutti e semi, caratteristica femminile, è un essere androgino, quindi perfetto perché coniuga le diversità.

Ad ogni albero venivano assegnate caratteristiche e qualità specifiche: ognuno di essi, proprio come se si fosse trattato di un essere umano, aveva la sua “personalità”. A tal punto che nell’Oroscopo Celtico i segni zodiacali altro non sono che alberi.

A determinare la corrispondenza tra l’avvicendarsi delle stagioni e le essenze arboree fu uno studioso, poeta e letterato britannico, vissuto a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Il suo nome è Robert Graves e i suoi studi cercarono di penetrare a fondo nei meandri delle culture indoeuropee, studiandone sia le lingue che le religioni.

Affascinato dalla notevole eredità celtica che pesava sulla sua terra, l’Inghilterra, Graves ricostruì il particolarissimo alfabetico usato dai druidi, che non aveva lettere ma solo dei segni. In apparenza molto semplice, quell’alfabeto in realtà esprimeva la concezione stessa della vita dei Celti che consideravano la Terra un insieme interconnesso di piante, uccelli, animali terresti e, ovviamente, esseri umani. Se vogliamo, possiamo considerare i Celti degli ambientalisti ante litteram: per loro il Pianeta era una creatura vivente.

Graves ricostruì anche, sulla base di quell’alfabeto detto ogamico, il calendario celtico, che cominciava dal giorno 24 dicembre. Il 23 dicembre infatti era considerato un “giorno vuoto” ed era quello in cui si raccoglieva il vischio. Il vischio, per il fatto che cresce senza avere bisogno della Terra in uno dei periodi più rigidi dell’anno, era considerato magico e in grado di proteggere da ogni male. Non a caso, secondo Giulio Cesare, i druidi ne legavano un ciuffo al loro falcetto.

L’Oroscopo Celtico

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Entriamo ora nel vivo della questione: sei curioso di sapere qual è il tuo “segno” celtico, ovvero l’albero che corrisponde al tuo giorno di nascita? La prima cosa che devi sapere è che il calendario ricostruito da Graves non ha dodici mesi ma tredici, in quanto segue i cicli lunari.

Detto questo, ecco di seguito i tredici alberi dell’Oroscopo celtico, con i periodi a cui corrispondono e il loro significato.

BETULLA (24 dicembre – 20 gennaio): la Betulla era un albero molto apprezzato dai Celti per via del suo legno robusto e versatile. Chi nasce sotto la protezione di questo albero è forte, determinato, ama lavorare se ha un obiettivo. La sua resistenza è notevole, e le sue prerogative sono la sete di conoscenza e la creatività.



SORBO (21 gennaio – 17 febbraio): il sorbo veniva appeso fuori dalle case perché si pensava portasse buona fortuna. Chi nasce in questo periodo, secondo i Celti, è una persona anticonformista, capace di guidare gli altri ma non brava a seguire gli ordini. Inoltre è una persona capace di risolvere i problemi senza mai perdere il sorriso.

FRASSINO (18 febbraio – 17 marzo): il legno di frassino era usato per fare le bacchette, perché i Celti erano convinti fosse magico. I nati sotto il segno del frassino sono idealisti e sognatori, amano vivere in sintonia con il loro mondo interiore ma non fanno molto per concretizzare i loro sogni. Sono molto intuitivi, ma non riescono a bilanciare bene il loro lato istintuale con quello razionale.

ONTANO (18 marzo – 14 aprile): ancora oggi in Irlanda è vietato abbattere un ontano. Se lo fai è a tuo rischio e pericolo: lo spirito che vi abita dentro verrà a vendicarsi! I nati dell’ontano sono coraggiosi, determinati, impetuosi. A volte la loro determinazione li porta a ferire quelli che amano perché sono pronti a combattere per difendere le proprie idee, e raramente comprendono quando è giunto il momento di fermarsi.

SALICE (15 aprile – 12 maggio): il salice per i Celti è stato il primo albero della creazione. I nati del salice sono come il suo legno: flessibili e capaci di adattarsi alle situazioni ma difficili a spezzarsi. Si tratta di persone che amano godersi la vita e che esercitano un fascino naturale davvero irresistibile.

BIANCOSPINO (13 maggio – 9 giugno): il biancospino è un albero che appartiene alla famiglia delle rose con notevoli proprietà mediche. I nati del biancospino sono persone capaci di affascinare chiunque con la loro capacità dialettica e sono anche degli strateghi nati. Amano risolvere le situazioni con l’ingegno, più che con la forza. Amano la famiglia e i bambini.

QUERCIA (10 giugno – 7 luglio): in gaelico la parola quercia significa anche “Porta” e in effetti per i druidi essa era un’autentica Porta della Percezione. Albero importantissimo per i culti celtici, conferisce a chi nasce in questo periodo le sue caratteristiche: solarità, bellezza, pacatezza. I nati della quercia sanno sempre cosa fare e infondono grande fiducia negli altri che li rispettano, anche se spesso non li amano.

AGRIFOGLIO (8 luglio – 4 agosto): l’agrifoglio è una pianta legata alle festività celtiche, tanto che poi è stata adottata anche per il Natale cristiano (il primo albero di Natale era un agrifoglio). Chi nasce sotto il suo influsso è una persona egocentrica, accentratrice e convinta di essere il fulcro attorno a cui ruota tutto. Allo stesso tempo però è solare, ottimista, allegra, insomma può anche esagerare ma non la si può trovare antipatica.

NOCCIOLO (5 agosto -1 settembre): i Celti ritenevano che il nocciolo fosse una pianta in grado di conferire saggezza, e in effetti i nativi di questo periodo sono persone molto intelligenti, argute e sagaci. Solo che non amano apparire, preferiscono restare nell’ombra e si perdono spesso nei dettagli, senza riuscire a cogliere il disegno d’insieme.

VITE (2 settembre – 29 settembre): la vite conosciuta dai Celti probabilmente non era quella vinifera, ma aveva una caratteristica in comune con essa, ovvero il fusto arrotolato. Le spirali avevano un profondo significato per la cultura celtica. Le persone che nascono sotto l’influsso di questo albero sono imprevedibili, soffrono di frequenti e sensibili sbalzi di umore che rende difficile stare loro accanto.

EDERA (30 settembre – 27 ottobre): l’edera dai Celti è considerata un albero perché ha il fusto legnoso. I nati dell’edera sono persone piene di energia, sono in grado di proseguire sul loro cammino anche dopo che tutti gli altri hanno rinunciato. Anche se non hanno una grande intelligenza sono supportati da un talento naturale che li aiuta a trarsi d’impaccio da ogni situazione.



GIUNCO (28 ottobre – 24 novembre): anche il giunco è considerato un albero per via del suo notevole apparato radicale. I nati del giunco sono eterni bambinoni, non vorrebbero mai crescere. Soffrono di gelosia e di possessività nei confronti delle persone che amano, e tendono ad avere un comportamento autolesionistico se le loro energie non vengono incanalate in modo corretto.

SAMBUCO (25 novembre -22 dicembre): il sambuco è un albero considerato simbolo di protezione e saggezza dai Celti. Chi nasce sotto il suo influsso crede di avere sempre ragione, e normalmente è vero! É una persona intelligente che però cresce lentamente nel corso della sua vita, e da giovane tende a commettere qualche stupidaggine.

Alberi e Stelle

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Non si può comparare in modo pedissequo il nostro Oroscopo con quello Celtico, perché parliamo di due tradizioni e civiltà molto diverse e semplificare potrebbe portare a commettere qualche grossolano errore. In un certo senso, però, un punto in comune lo possiamo trovare.

L’Astrologia Celeste considera il Cosmo un Tutto, un insieme armonico dove ciò che è immensamente Alto ha influenza su ciò che è immensamente Basso. Nell’Oroscopo Celtico si parla del legame che esiste tra le cose Terresti e Naturali (esiste anche un Oroscopo basato sugli animali), ma sempre ad un Tutto si fa riferimento.

Dall’Alto o dal Basso, dal Centro o dalla Periferia, non vi è nulla che sia estraneo all’Uomo poiché ne permea l’essenza: proprio come accade agli alberi, che affondano le radici nella Terra ma si elevano verso il più Alto dei Cieli, che ospitano il verme che striscia e l’uccello che vola. E così è l’Uomo, una creatura che affonda i piedi nel fango ma sempre dovrebbe tenere i suoi occhi fissi verso le Stelle.

 

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