Astrologia Comparata: il Significato Simbolico degli Animali per i Celti

In una società che concepiva ogni essere vivente, animato o inanimato, come parte di un unico Tutto, è chiaro che gli animali rivestissero una profonda importanza che andava al di là della loro essenza terrena. Un po’ come accadeva nei bestiari medievali, ad ogni animale veniva associato un significato esoterico, magico, superiore. Negli animali si vedevano incarnati vizi o virtù umane non come loro mera personificazione, ma come loro essenza assoluta e primordiale.

Ti sarà capitato di sentir parlare di un “oroscopo animale celtico”. Questa definizione non è del tutto esatta in quanto per i Celti non esisteva uno “Zodiaco” come il nostro. Certo è, però, che essi concepivano il Tempo come un fluire ininterrotto che però rispondeva a cicli e regole sempre uguali. Se ogni periodo dell’anno lunare si legava ad un’essenza arborea, allo stesso modo si legava anche ad uno “spirito animale“.

Come negli alberi vivono poteri nascosti, che solo la saggezza dei Druidi poteva riconoscere, così in ogni razza animale vi è un’espressione diversa di Madre Natura che può risuonare in corrispondenza con il genere umano, ispirarlo, sostenerlo.



Gli Animali e L’Anno Lunare

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Di seguito parleremo degli animali considerati più importanti nella simbologia celtica e del periodo dell’anno a cui erano associati. Non vi è una corrispondenza esatta come con le nostre costellazioni, ma potrebbe incuriosirti notare come l’animale-totem del periodo dell’anno in cui sei nato abbia caratteristiche molto, molto simili a te.

CERVO (24 Dicembre – 20 Gennaio): il cervo era un animale tenuto in altissima considerazione nella cultura druidica in quanto si credeva fosse capace di attraversare il confine tra il Mondo Al di Qua e il Mondo Al di Là. Non parliamo di una sorta di Caronte: l’al-di-là per gli antichi Celti aveva un’accezione ben più vasta di quanto non lo abbia per noi contemporanei. Il cervo inoltre era simbolo di regalità, di rinascita e rinnovamento. A questo animale si associano le caratteristiche di perseveranza e capacità di trovare la strada in ogni luogo, senza mai perdere la direzione intrapresa.

GATTO (21 Gennaio – 17 Febbraio): il gatto non è un animale completamente positivo per i Celti, perché è spesso feroce e fortemente indipendente. Però ha una capacità di visione e percezione superiore a qualunque altro animale; può cambiare punto di vista e il suo sguardo non è mai banale né retorico.

SERPENTE (18 Febbraio – 17 Marzo): il serpente ha un’accezione negativa per noi per via del retaggio biblico, ma per i Celti era un animale con molte ottime qualità. Indica la curiosità, il cambiamento, ma anche la spontaneità e l’imprevedibilità. So che nelle nostre città è piuttosto raro che un serpente ti attraversi la strada, ma se ti dovesse capitare rifletti bene sulla tua vita. Probabilmente è giunto il momento di cambiare qualcosa.

VOLPE (18 Marzo – 14 Aprile): se per noi la volpe è sinonimo di astuzia, lo stesso vale per i Celti. Arguta e maliziosa, la volpe sa sempre vedere il lato nascosto delle cose e per questo è difficile ingannarla: perché è a sua volta un’abile ingannatrice. Però simboleggia anche l’amicizia profonda, che dura nel tempo.

TORO (15 Aprile – 12 Maggio): curiosa corrispondenza con il “nostro” Oroscopo, solo che nel caso dei Celti il toro non indica la costellazione ma l’animale (infatti si parla di toro o di mucca). Il toro è simbolo guerriero per eccellenza, indica forza e possanza. Il toro è la spalla sicura a cui appoggiarsi, è la pietra angolare che non viene mai meno.

IPPOCAMPO (13 Maggio – 9 Giugno): il cavalluccio marino è una creatura curiosa e fragile, che però è caratterizzata da una notevole capacità di sgusciare attraverso le situazioni e di cavarsela sempre. Si associa alla virtù dell’oculatezza, alla capacità di gestire al meglio le risorse.



SCRICCIOLO (10 Giugno – 7 Luglio): ciò che maggiormente caratterizza lo scricciolo, questo piccolo uccello, è il suo canto melodico. La sua capacità è quella di portare pace, gioia, serenità, di comporre le divisioni, di riavvicinare i cuori in tempesta.

CAVALLO (8 Luglio – 4 Agosto): il cavallo è un altro di quegli animali dal fortissimo significato simbolico per i Celti. Essi sono considerati guide capaci di accompagnare anche nel più impervio dei viaggio, quello verso l’Altro Mondo. Il cavallo è impeto, è forza vitale, è fascino e capacità di resistere alle avversità.

SALMONE (5 Agosto – 1 Settembre): il salmone è un pesce noto a tutti per la sua capacità di nuotare controcorrente. La sua caratteristica è quindi la forza d’animo, quella che oggi chiameremmo resilienza. Se ha un obiettivo lo raggiunge, anche se deve lottare con tutto se stesso. A volte non viene capito ma questo non lo scoraggia mai.

CIGNO (2 Settembre – 29 Settembre): i cigni sono creature mistiche per i Celti, che appartengono più all’Altro Mondo che a questo. Coniugano in sé i quattro elementi e scorrono sulla superficie della vita con eleganza e freddo distacco. Sono sofisticati, alteri, ma questa è solo una facciata: il loro canto appassionato in punto di morte esprime il loro profondissimo senso della Vita.

FARFALLA (30 Settembre – 27 Ottobre): la farfalla è leggera, quasi inconsistente. La sua presenza però dona grazia, gioia, bellezza. per quanto effimera con la sua breve vita, in un unico lampo di colore e luce conferisce pienezza ai luoghi su cui si posa.

LUPO (28 Ottobre – 24 Novembre): il lupo è solitario; il lupo è il compagno ideale per la caccia quando scende l’inverno e la sopravvivenza è in forse. Il lupo è saggezza, capacità di visione: il lupo è maestro interiore versa la scoperta di sé.

FALCO (25 Novembre – 23 Dicembre): il falco, così come tutti gli altri volatili, per i Celti è un messaggero. In più ha una chiarezza di visione superiore, ha la capacità di volare più lontano. Il suo spirito è filantropico: cercherà sempre di dare aiuto agli altri.

Dammi Cuore di Falco, Mente di Volpe, Forza di Toro

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L’interconnessione tra regno umano e animale era vissuta in modo molto profondo nella cultura celtica, ben di più di quanto potrebbe accadere a noi oggi. Immagina di vivere in un mondo in cui, passeggiando ai margini del tuo villaggio tra le propaggini alberate della foresta, tu possa vedere sollevarsi il fumo azzurrino del respiro di un lupo. Per i Celti gli animali erano parte integrante di una quotidianità che, di conseguenza, assumeva sempre significati altri rispetto al mero reale.

Evocare un animale dipingendone l’effigie sullo scudo, o sullo stendardo della propria casata, era il modo di “impadronirsi” delle sue qualità facendole proprie. era anche un modo di rivendicare la propria appartenenza al Tutto, chiamando a sé il potere ctonio della Madre Terra.

Tutto questo suona così strano per noi oggi, che possiamo vedere lupi e cervi solo in qualche giardino zoologico. Eppure qualcosa si risveglia anche in noi quando ci ricordiamo che ogni fibra del nostro essere è intessuto della stessa materia di cui è fatto tutto ciò che ci circonda. E tale materia non è materia organica, ma è il flusso perenne dell’esistenza che ci avvolge e determina le nostre azioni.

Prova a chiedere cuore di falco, mentre di volpe, forza di toro: scoprirai di possedere già queste qualità che furono forgiate con te all’Inizio del Tempi.

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