La Sibilla che predisse la sorte a Napoleone: Mlle Lenormand

Per chi ama la divinazione fatta con le carte, il nome di Mademoiselle Lenormand non suonerà nuovo. Esistono infatti molti mazzi di Tarocchi detti le “Sibille di Lenormand” che si ispirano proprio a lei. Lei, che fu detta la più grande cartomante di sempre, l’ultima vera Sibilla.

Francia, Rivoluzione

Lenormand rivoluzione

Fonte: www.discoverwalks.com

Marie Anne Adelaide Lenormand doveva avere qualcosa di speciale scritto nel destino, se si trovò a vivere nel luogo e nel tempo forse più travagliato della storia moderna dell’Uomo. Nacque infatti nel 1772 in Francia. Di lì a poco sarebbe scoppiata la Grande Rivoluzione che avrebbe cambiato la storia di quel Paese, e non solo.

Nata ad Alençon, in Normandia, da una famiglia modesta, restò orfana a soli cinque anni e fu quindi ospitata in un convento benedettino. Sin da piccola dimostrò di avere doti fuori dal comune: era in contatto con presenze angeliche e poteva vedere il futuro. Quando però disse che presto il capo dell’ordine sarebbe stato destituito, fu messa in punizione.



A quei tempi le arti divinatorie non erano viste di buon occhio, ma lei invece decise che quella sarebbe stata la sua strada. Tanto più che la sua previsione si rivelò profeticamente esatta. Decise di trasferirsi nella capitale, a Parigi, dove visse in prima persona i tumultuosi eventi seguiti alla fine della monarchia. Apprese l’arte della divinazione fino a padroneggiarla come nessuno aveva mai fatto fino ad allora.

La Sibilla a cui si inchinavano i potenti

Lenormand carte

Fonte: jrbenjamin.com

Questa particolare Sibilla non esercitava la sua arte in una oscura grotta, ma in un modesto appartamento parigino, in Rue de Tournon. Fuori l’insegna diceva “Libreria”, poiché la chiaroveggenza non era considerata pratica lecita. In effetti però il suo studio era pieno di libri, quelli che aveva scritto lei stessa, molto numerosi.

La fama di Mademoiselle Lenormand si diffuse poco alla volta e crebbe in modo vertiginoso. Si dice che chiesero i suoi servigi Danton, Saint-Juste, Marat e lo stesso Robespierre. Fu quest’ultimo però a farla mettere in prigione nel 1793, poiché la donna aveva profetizzato una “controrivoluzione”. In carcere un biglietto raggiunse Mademoiselle Lenormand.



Nel biglietto un’altra prigioniera, che si firmava Marie-Rose de Beauharnais, chiedeva un vaticinio sul suo futuro. La Sibilla francese non era solita lavorare così, ma fece uno strappo alla regola. Ecco cosa vaticinò:

Il generale de Beauharnais sarà vittima della Rivoluzione, ma voi sopravviverete al vostro sposo. Contrarrete un secondo matrimonio con un giovane ufficiale la cui stella chiama ad un alto destino

La donna che si faceva chiamare Marie-Rose era in realtà Josephine, Giuseppina, colei che sarebbe diventata la compagna di Napoleone Bonaparte.

La Sibilla del Fabourg Saint-Germain

Lenormand tarocchi

Fonte: www.kuldnebors.ee

Quando poi entrambe le donne furono scarcerate, Giuseppina continuò a fidarsi delle doti di preveggenza di Mademoiselle Lenormand, e lei riprese la sua attività. Il suo studio era sempre gremito, e lo fu anche quando la Rivoluzione stemperò in un nuovo Impero, quello napoleonico. A lei si rivolgevano sia potenti sia gente comune. I suoi metodi di divinazione erano i più disparati.

Anche se il suo nome si lega ai Tarocchi, la Lenormand leggeva anche i fondi del caffè, usava l’acqua, il tuorlo d’uovo, gli specchi, la lettura della mano. Con la sua abilità, seppure indirettamente, diventò la consigliera di Napoleone. Infatti Giuseppina le chiedeva consiglio per ogni cosa, e poi riferiva all’Imperatore. Il quale, seppure scettico, era anche un uomo pragmatico e teneva conto di tutto… anche della Sibilla del Fabourg Saint-Germain.



Anche l’astro di Napoleone e Giuseppina, dopo aver deflagrato, si spense, ma la Lenormand attraversò imperterrita anche la Restaurazione e un’ennesima incarcerazione per i suoi rapporti con l’Imperatrice. Dopo la sua morte, disse di essere in contatto con il fantasma di Giuseppina e scrisse un libro contenente le sue memorie che sollevò molte critiche.

Morì nel 1871 per un attacco di cuore. Non indovinò purtroppo la data della sua morte, che aveva fissato a 115 anni. Prima di morire aveva incontrato il principe Carlo Luigi Napoleone a cui aveva detto

Scendi dalla grande aquila e sii paziente. Le tue catene cadranno. Il regno diventerà per la seconda volta un Impero. Ma questa spada sarà troppo pesante per la tua mano

L’erede di Napoleone Bonaparte a quel tempo era in carcere; in seguito sarebbe stato messo sul trono come nuovo Imperatore. Il suo Impero sarebbe durato solo pochi anni, per non risorgere mai più.

Un’eredità perduta

Lenormand lettura carte

Fonte: eclecticwisdom.us

La Sibilla di Francia ci ha lasciato due eredità. La prima, il ricco patrimonio che aveva accumulato in tanti anni di lavoro. Colui che poté godere di tale lascito, il nipote (la Lenormand non si era mai sposata e non aveva avuto figli) ci ha privato dell’altra eredità, quella più importante per noi. Siccome non credeva nella chiaroveggenza e nella cartomanzia, distrusse tutti gli scritti e gli appunti di Mademoiselle Lenormand.

Forse è meglio così, non è previsto che le Sibille svelino i loro segreti. Qualcuno disse che lei era stata l’ultima, vera Sibilla: ecco il necrologio che apparve su un giornale dell’epoca

Mlle Lenormande non potrà mai essere sostituita. Sarà invano che volgari pretendenti cercheranno di accaparrarsi il suo trono. La fede è svanita, non c’è più l’ultima Sibilla… le carte ora sono confuse, e il re del futuro non ha più una regina

La fede è svanita… tanti anni dopo (ma sono poi così tanti?) la cartomanzia esiste ancora, spesso svilita a volgare inganno. Ma l’arte della chiaroveggenza non è estinta, per quanto nessuno vi presti più fede. E la stirpe delle Sibille non può avere fine, poiché ci saranno sempre donne, e uomini, capaci di guardare oltre il proprio tempo e di abbracciare la grandezza del Tutto.

Se desideri porgere il tuo omaggio a Mademoiselle Lenormand, la trovi al Cimitero Père-Lachaise, a Parigi. La sua tomba è sempre colma di fiori.

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