Astrologia karmica: Chirone e il Samsara

L’Astrologia comunemente intesa si arricchisce di molte varianti diverse. Non solo esistono sistemi zodiacali alternativi a quello che adottiamo noi (pensiamo all’astrologia celtica, o allo Zodiaco cinese) ma anche modi diversi di interpretazione del Tema Natale e del posizionamenti di astri e pianeti. Un’interessante variazione è, ad esempio, l’Astrologia karmica.

Astrologia karmica

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Fonte: www.drakoacademy.org

Questo metodo di fare divinazioni sul futuro non viene considerato al pari dell’astrologia classica per il semplice motivo che riguarda credenze non universalmente condivise. Il “karma” è qualcosa che attiene alla religione induista e alle filosofie buddiste. Il termine viene dal sanscrito e viene comunemente tradotto come “azione“.

In realtà, nell’etimologia della parola risiede tanto l’azione quanto la sua risoluzione: da questo deriva il senso più lato del termine, che sta ad indicare che noi siamo il risultato di quello che abbiamo fatto, delle scelte che abbiamo compiuto. Inserito nel ciclo del “samsara“, altro termine sanscrito che vuol dire “ruota della vita“, il karma indica ciò che le vite passate ci inducono ad essere oggi.

Nelle religioni induiste lo scopo di ogni essere umano è quello di attraversare il samsara, il ciclo di reincarnazioni da una vita all’altra, per superare il karma e raggiungere il dharma, ovvero raggiungere la propria pienezza senza più restare intrappolato nel susseguirsi di esistenze.

L’Astrologia karmica è dunque quella che ritiene che ognuno di noi ha attraversato diverse vite. Nei movimenti astrali legge ciò che tali esistenze passate hanno lasciato addosso a quella attuale e in che modo la segnano, costringendoci ad essere ciò che siamo e impedendoci di essere ciò che dovremmo.

L’importanza di Chirone

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“Chirone centauro canta la liberazione di Prometeo” , Francesco Saverio Altamura, 1889, fonte: www.deartibus.it

Per il resto, l’Astrologia karmica usa gli stressi strumenti dell’astrologia classica: legge le posizioni dei pianeti, ivi inclusi Sole e Luna, all’interno del piano astrale di ognuno di noi. C’è però un corpo celeste di cui tiene particolarmente conto e che invece di solito riveste un ruolo piuttosto marginale: si tratta di Chirone.

Chirone non è considerato un pianeta, ma le sue dimensioni sono solo di poco inferiori a quelle di ciò che è definito “pianeta nano”. Si trova tra Saturno e Urano, fu scoperto nel 1977, ed è un corpo celeste che ha caratteristiche a metà tra l’asteroide e la cometa. Ecco perché ha ricevuto il suo nome.

Chirone è un personaggio della mitologia greca: era un centauro, metà uomo e metà cavallo, la cui storia è davvero interessante. Nato da uno stupro perpetrato dal dio Saturno, venne rifiutato da sua madre e per questo visse sempre isolato dal resto del mondo. Al contrario degli altri centauri, che erano creature selvatiche e bestiali, Chirone era un filosofo ed era edotto in molte arti.

Infatti divenne il mentore e maestro di numerosi eroi, tra cui il più brillante di tutti fu Achille. Chirone era immortale, ma scelse di morire quando venne ferito da una freccia avvelenata che gli causava un dolore immenso. Chirone è diventato così il simbolo delle ferite che ci fanno imparare qualcosa, qualora le accettiamo come parte di noi.

Cosa significa Chirone

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In una lettura karmica sono due gli elementi considerati più importanti. la posizione di Chirone e i cosiddetti “nodi lunari“. I nodi lunari sono i punti in cui la Luna attraversa l’eclittica solare, ovvero il percorso apparente che descrive il Sole nel corso dell’anno. Rappresentano i punti di collegamento tra la nostra vita attuale e quella precedente.

Chirone invece, che si muove molto lentamente e si trova solitamente nella stessa posizione nel Tema Natale di chi è nato in un certo intervallo di anni, viene letto soprattutto in relazione alle case. Esso rappresenta gli eventi delle vite passate che ci hanno segnato e che oggi ci “bloccano”, ma che allo stesso tempo ci spinge a superare per il raggiungimento del dharma.

Chirone, in breve, è al tempo stesso malattia e cura: riesce a mostrarci quali esperienze traumatiche hanno lasciato il loro segno, bloccandoci negativamente, e insieme ci dà la lungimiranza per andare oltre. Ma non si va oltre lasciando indietro il trauma: lo si deve abbracciare, fare proprio, per crescere e proseguire.

Il karma universale

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Fonte: miss7zdrava.24sata.hr

C’è poi chi spinge le letture karmiche ancora oltre, inserendo ogni esperienza personale all’interno di un equilibrio cosmico. Non solo lo scopo della nostra vita è quello di raggiungere il dharma per noi stessi: ogni singola azione è finalizzata al ripristino dell’armonia universale. In questo senso, ognuno di noi è investito di una grande responsabilità, personale e collettiva.

Non stupisce sapere che l’astrologia karmica ha acquisito una grande popolarità nel secolo scorso ad opera della Società Teosofica. La Società Teosofica fu fondata da Madame Blavatsky che espresse i primi rudimenti di Astrologia karmica nel suo libro “La dottrina segreta”. Uno degli scopi istituzionali della Società Teosofica è quello di investigare le potenzialità inespresse di ognuno di noi.

Che si creda o meno nella reincarnazione delle anime, di certo è insita in chi ha fede nella scienza astrologica la consapevolezza di fare parte di un qualcosa di molto più grande del singolo individuo. In questo senso, permettere alla nostra anima di liberarsi non può essere solo una vaga aspirazione: deve essere lo scopo ultimo di ogni nostra singola scelta.

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