L’Era dell’Acquario, quando la pace guiderà i pianeti

Quando i tempi si fanno cupi, quando cambiamenti epocali sono in atto e sono anche sotto gli occhi di tutti, con più forza si cercano segni e chiavi di lettura. La nostra società contemporanea ha dimenticato che è esattamente questo il senso dell’Astrologia, la quale è ben altro che un argomento con cui riempire le rubriche dei rotocalchi patinati. L’Astrologia studia i moti cosmici che hanno influsso sulla vita umana, e da sempre ha previsto l’Era dell’Acquario, quando “la pace guiderà i pianeti”.

Cosa fa davvero l’Astrologia

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Fonte: baalvany.blog.hu

Prima che l’Astrologia venisse banalizzata, era una cosa molto seria. I nostri antenati, gli antichi babilonesi, i sumeri, gli egizi, si affidavano allo studio del cielo notturno e diurno non per avere dei generici segni, né perché si aspettavano alcun tipo di ricompensa o punizione. La visione che noi abbiamo dei nostri predecessori è decisamente primordiale: parliamo di popoli evolutissimi, che possedevano un grado di conoscenza superiore al nostro.

A differenza di quanto facciamo noi moderni, infatti, non ignoravano la profonda interconnessione di tutte le le cose esistenti nell’Universo. Forse non avevano satelliti e astronavi per esplorare i confini della galassia, ma per loro il Cosmo era sconfinato quanto rimane per noi, che nonostante tutto non siamo in grado di sondarne l’estensione reale. Però questa sconfinata grandezza non era del tutto estranea al sapere degli antichi.

Le popolazioni vissute millenni e secoli fa erano convinte, come di fatto è, che ognuno di noi possieda quella che potremmo definire una “sfera di influenza”. Qualcuno la chiama “aura”. Si tratta di un insieme di influssi neuronali, biologici, magnetici, ma anche spirituali, che emana da ognuno di noi. Non solo: emana da tutto, pianeti e stelle compresi. Quindi è chiaro che, più grande è il corpo, più si espande la sua aura.

Ecco perché le stelle e i pianeti ci influenzano. Non decidono se vinceremo al Lotto o se il capo accetterà la nostra richiesta di un aumento di stipendio. Solo, improntano la vita, singolare e collettiva, in base alle loro precipue emanazioni. Questo è dunque ciò che fanno le costellazioni dello Zodiaco su ogni individuo, e anche sull’Umanità intesa come collettività.

Influssi planetari sulla Storia

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Fonte: Pinterest

Ad ognuno di noi viene assegnato un segno zodiacale in base alla data di nascita. Invece, il Sole, nel giorno dell’Equinozio di Primavera, attraversa i vari segni Zodiacali nel corso dei millenni e dei secoli. Questa convinzione risale agli albori dell’Astrologia, e ha solo subito alcune modifiche nel corso del tempo, modifiche che riguardano soprattutto il computo delle cosiddette “Ere”.

Ogni Era Astrologica è caratterizzata dall‘influsso di un diverso segno zodiacale. Tra il 10.000 e l’8.000 avanti Cristo l’Uomo ha vissuto l’Era del Leone, a cui sono seguite l’Era del Cancro (8.000 – 6.000 a.C.), el’Era dei Gemelli (6.000 – 4.000 a.C.). Si sono poi susseguite l’Era del Toro (4.000 – 2.000 a.C.), l’Era dell’Ariete (2.000 a.C. – anno 0) e l’Era dei Pesci, che viene fatta coincidere con il Cristianesimo e dura fino ad oggi.

Siamo dunque in attesa dell’Era dell’Acquario, per quanto secondo alcuni commentatori essa abbia già avuto inizio. Le discrepanze nel calcolo della data di inizio e fine di ogni Era derivano dal fatto che lo spazio occupato dalle costellazioni non ha confini ben definiti, spesso i margini si sovrappongo. Dobbiamo sempre tenere presente che i nostri antenati potevano basarsi solo su ciò che osservavano ad occhio nudo, quindi per loro era molto importante la levata eliaca di stelle e pianeti.

In parole povere, loro potevano studiare il movimento delle stelle solo di notte, o poco prima del sorgere del Sole, perché di giorno, semplicemente, le stelle scomparivano. La moderna Astrologia invece si basa su calcoli matematici che forse sono più precisi, ma viziano tutto il sistema di base. In breve, non è dato sapere quando avrà inizio l’Era dell’Acquario, o quando sia già iniziata. Quel che conosciamo sono le caratteristiche che dovrebbe avere.

Fratellanza universale

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Fonte: chochmat.org

Nel 1979 Milos Forman realizzò un film basato su un musical uscito a Broadway nel 1968, “Hair”. Una delle canzoni più note del film, e anche una di quelle che ne costituisce la struttura portante, si intitola “Aquarius” e parla proprio dell’Era dell’Acquario. Tale Era, per gli hippy e per i figli dei fiori, sarebbe stata quella della fratellanza universale, della riscoperta dei due valori cardine “love and peace”, amore e pace.

La prima strofa recita

When the moon is in the Seventh House
and Jupiter aligns with Mars
Then peace will guide the planets
And love will steer the stars

This is the dawning of the age of Aquarius

Al di là delle inesattezze astronomiche e astrologiche, si capisce come a questa Età sia stato assegnato un altissimo valore simbolico. Ed in effetti questa interpretazione segue esattamente quelle che sono le caratteristiche del segno dell’Acquario, che è contraddistinto dalla creatività e da uno spirito altruista e cooperativo. A differenza dei Pesci, questo però non ha impronta religiosa ma razionalistica, molto legata allo sviluppo e all’utilizzo delle nuove tecnologie.

Tutto bello, quindi: l’Era dell’Acquario segnerà la rinascita spirituale dell’Uomo che si libererà dalle pastoie della superstizione religiosa per trovare il perfetto connubio tra anima e corpo, tra razionale e spirituale. Si costruirà così una società dove non esistono più differenze e diseguaglianze, dove il razzismo non sarà che un pallido ricordo. Da questo punto di vista, potremmo pensare che in effetti l”ingresso di questa nuova Era sia ancora ben al di là da venire.

C’è però anche chi offre un’altra interpretazione al concetto di “uguaglianza universale”. Dice che l’Era dell’Acquario introdurrà una società dove saremo tutti uguali perché massificati, omologati, sottoposti ad uno stesso regime impositivo, dispotico e autoritario. Non è detto che questo elemento unificante e reificante sia un tiranno in carne ed ossa. Potrebbe semplicemente essere la società del consumo in cui già viviamo immersi, e che ci ha resi schiavi.

L’Era dell’Acquario: pace e amore o guerra e odio?

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Fonte: sameshramjattan.wordpress.com

Ancora una volta, scopriamo come l’Astrologia non sia una disciplina che ambisce a dare risposte, ma solo a fornire strumenti per fare della nostra vita quello che crediamo meglio. Ecco che la nascente Era dell’Acquario porta con sé alcune caratteristiche dominanti, che però potrebbero svilupparsi in direzioni imprevedibili. Gli unici che possono decidere come sarà davvero siamo noi esseri umani.

Stelle e pianeti non ci sgravano le spalle dalle nostre responsabilità, ma ce ne caricano di maggiori. Siamo artefici del nostro destino, non solo individuale, e fin qui sarebbe poco, ma soprattutto collettivo. Noi decidiamo cosa resterà ai nostri figli, e quale giudizio darà la Storia al nostro operato. Osservare i moti celesti, che si ripetono immutati da interi eoni, serve solo a ricordare che nella ciclicità del tempo esistono dei punti fermi che possiamo sfruttare a nostro vantaggio, se siamo abbastanza accorti nel farlo.

Nel 1968 l’Era dell’Acquario veniva sognata come un’era di “Harmony and understanding / Sympathy and trust abounding” (armonia, comprensione, tolleranza, verità). Ma ciò in cui credevano quelli che erano ragazzi nel ’68 sembra essere tramontato, come un bocciolo sfiorito troppo presto per il sopraggiungere di venti gelidi. Ecco che l’Era dell’Acquario, dal sogno che era, sta trasformandosi in un incubo.

Ogni Era Astrologica dura però oltre 2000 anni, e non è un unico blocco monolitico ma, come tutto ciò che è vivente, un fluire ininterrotto di energie. Nulla è mai perduto, se non si perde di vista la cosa più importante, ovvero l’obiettivo finale, quello che si desidera davvero. Non resta che risintonizzarci con l’aura dell’Universo, e provare a tornare a scorrere in armonia con essa.

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